Sulla strada della Fantasia..

Benvenuti a tutti voi che in un modo o nell'altro siete capitati sul mio blog.. Il mio nome è Claudia e come potrete immaginare visto e considerato il titolo del mio blog, sono una persona con la testa perennemente sulle nuvole, e con una grande passione per la scrittura.. Da circa due anni leggevo storie su storie inventate da tanti ragazzi all'incirca della mia età su EFP..

Nonostante la voglia di mettermi a scrivere, però non ho mai trovato il coraggio di pubblicare quelle che storie che secondo me non erano all'altezza.. Eppure un giorno mi decisi e pubblicai la prima storia, che con sorpresa, piacque molto a tutti.. Piena di forza di volontà allora continuai a scrivere pubblicando una seconda storia.. Quella che mi ha spinto a creare questo blog : Nella fine il principio..


Questa ha avuto anche maggior successo della prima ed io non sono mai stata così contenta come nei momenti in cui leggevo le recensioni..

Qui, Sulla strada della fantasia, raccoglierò tutti i testi che la mia mente malata produce e pubblicherò quelle storie che vi sono piaciute tanto.. Ma non sarò la sola.. Anche voi scrittori e lettori potrete pubblicare le vostre storie i vostri elaborati..
Per poter viaggiare insieme in un mondo interamente dedicato alla nostra fantasia..

mercoledì 5 maggio 2010

Nella Fine Il Principio...2 capitolo




Era chiusa in quella camera da mezzora, e ancora i suoi nervi non si erano rilassati. Più pensava al modo in cui l'aveva trattata quel biondo imbecille e più sentiva la rabbia ribollirle nel sangue. L'aveva trattata come se fosse una sottospecie di insetto orribile e ripugnante. Si mise il cuscino sulla faccia e prese a sbattersi innervosita sul letto soffocando gli urletti di frustrazione. La porta si aprì all'improvviso e Daphne imbarazzatissima drizzò in piedi. Chi poteva mai essere colui che entrava senza bussare beccandola in un momento tanto imbarazzante se non il carissimo Kyle? Il rossore di Daphne si propagò su tutte le guance sotto lo sguardo derisorio del ragazzo.

-Non vorrei disturbarti nel tuo... momento di sclero giornaliero ma mia madre è arrivata e mi ha chiesto di venire a chiamarti.-

-Non saresti costretto ad assistere se adoperassi le buone maniere e bussassi prima di entrare in camera altrui -

E senza dire altro lo buttò fuori dalla stanza senza dargli possibilità di ribattere. Appoggiò la testa alla porta sconsolata. Poi si ricordò che Valerie l'aspettava di sotto e si decise a scendere non prima di essersi aggiustata visto che il suo “ momento di sclero” come l'aveva chiamato quel troglodita l'aveva praticamente scombussolata. Arrivata giù vide che non mancava nessuno. La tavola era già preparata, Valerie era intenta a cucinare, Robert a guardare il telegiornale, surclassò con uno sguardo indifferente Kyle che la guardava ghignando, e cercò l'ultimo componente della famiglia. Ad un certo punto vide una piccola testa bionda correre nella sua direzione e buttarsi addosso facendola cadere di sedere a terra per la sorpresa. La risata cristallina del bimbo riempì la stanza.

-Ciao io sono David- il biondino la guardava sorridendo e si era praticamente seduto su di lei.

-David ma cosa combini.- Valerie era stata la prima a riprendersi dallo shock – Kyle prendi tuo fratello- ma il chiamato in causa guardò la madre sogghignando – Lasciali fare amicizia, magari David si trova la fidanzatina-. Prima che qualcuno potesse rispondere qualcosa si sentì la voce di Daphne ora seduta con il bambino sulle gambe -Ma quanto sei spiritoso. Tu invece cosa sei il suo animale da compagnia? - rispose arrogantemente Daphne. La musica era cambiata era meglio far capire subito a quel pallone gonfiato come stavano le cose. Si volse verso il bambino e lo guardò con un luminoso sorriso sulle labbra

-Ciao David io sono Daphne- il bambino sempre con il suo sorriso stampato sulle labbra scese dalle sue gambe. Daphne si rimise in piedi e il bambino le prese la mano

-Vieni a vedere la mia stanzetta? Papà e Ky hanno montato la tenda- Daphne annuì al bambino e sotto gli sguardi felici dei genitori e quello totalmente indifferente di Kyle si diresse verso le scale in direzione di una porta che aveva sopra delle scritte colorate con il nome del bambino. Sempre scortata da David entrarono in quella stanza che sembrava più che altro ambientata nella fiaba di Peter pan. L'immagine di una grande nave si stagliava su tutte e quattro le pareti, giocattoli , peluche soldatini pupazzi tutto era in leggero disordine segno che il bambino ci giocava giornalmente. AL centro della stanza poi c'era un enorme tenda da campeggio addobbata come una specie di antro privato. Era azzurra e ben illuminata. AL suo interno c'erano tanti cuscini e peluche. Daphne si girò verso David che stava dietro di lei con in mano il peluche di una scimmia.. -Lui è Ky- disse con vocetta squillante David facendo le presentazioni. Daphne per poco non scoppiò a ridere; aveva chiamato la scimmia come suo fratello. In quel momento Robert entrò nella camera sorridendo e prendendo in braccio il bambino..

-Hai già presentato Ky a Daphne campione-

-Si papà Ky mi ha detto che le sta simpatica- Daphne pensò che se il vero Ky la trovasse veramente simpatica a quell'ora tanti problemi sarebbero già stati arginati. Anche se dovette ammettere che paragonare suo fratello ad una scimmia era proprio un idea geniale.. Robert però scelse quel momento per interrompere i suoi pensieri.

-Visto che so già su cosa stai fantasticando mi prendo la libertà di interromperti. Il pranzo è pronto- e con un sorriso saputello iniziarono a scendere le scale. Appena giunti vicino la cucina Daphne assistette ad una scena che la lasciò a bocca aperta. Non che ci fosse nulla di male ma vedere lui in simili atteggiamenti la portava a riflettere. Kyle mentre aiutava la madre a preparare la tavola l'aveva aiutata a prendere i piatti scoccandole un affettuoso bacio sulla guancia. “ Come può una persona essere allo stesso tempo così affettuosa e così.... bastarda” si domandò Daphne. Kyle si accorse del suo sguardo esterrefatto e le lanciò un occhiata altezzosa. Tutti stavano pian piano prendendo posto. Robert si sedette a capotavola, dall'altra parte c'erano David e Valerie e di fronte a loro c'era Kyle con accanto una sedia vuota. -Perfetto.- sussurrò a denti stretti. Le sarebbe toccato dividere il posto con quel troglodita. Scostò la sedia provocando un leggero stridio. L'unico che se ne accorse fu Kyle che non perse tempo a provocarla.

-Te l'ha mai fatto notare qualcuno che sei un ippopotamo?- domandò con voce incolore. Offesa Daphne si girò verso di lui.

-E te l'ha mai detto nessuno che sei uno troglodita dotato di inesistente delicatezza?- La rabbia scorreva a piede libero di fronte l'indifferenza che le dimostrava.

-Mm.. non vedo il motivo per cui dovrei essere delicato. Il messaggio arriva prima e rimane per più tempo nella mente di una persona. Infatti sono sicuro che tu per tutto il giorno riterrai di assomigliare ad un ippopotamo- e tornando a mangiare la ignorò completamente. Con un verso di stizza iniziò a tagliare la carne immaginando la testa di qualcun altro sotto quel coltello affilato. Una persona a caso proprio. A distrarla dai suoi istinti omicidi ci pensò Valerie..

-Daphne mi sono dimenticata di dirti che da lunedì per andare a scuola te ne andrai con Kyle- Bum. Nessun rumore si sentiva nella stanza. Kyle e Daphne guardavano ad occhi sprangati Robert e Valerie che continuavano a mangiare con tranquillità. Il primo a riprendersi fu Kyle

-E quando pensavate di dirmelo? Domenica notte magari?- si stava arrabbiando. Vicini com'erano riusciva persino a notare una vena sulla tempia che batteva velocemente. Daphne decise che era arrivato il momento di riprendersi

-Non ce né bisogno davvero. Posso prendere l'autobus o andare a piedi.. E' indifferente- cercava come minimo di evitare la rissa sul tavolo. Ma Robert intervenne e fu categorico. -Tranquilla Daphne Kyle ti accompagnerà volente o nolente. E con questo la discussione è chiusa. Kyle non disse più nulla per il resto del pranzo. Sembrava quasi come se fosse da solo in una stanza. Finito di mangiare tutti si alzarono e sparecchiarono. Poi Robert fu costretto ad andare a lavoro e Valerie rimase a pulire la cucina. Daphne ad un certo punto si sentì tirare la maglietta. Abbassò lo sguardo e vide David con un sorriso a 300 denti. Gli sorrise a sua volta capendo già qual'era l'obiettivo del bimbo.

-Allora David adesso andiamo a giocare un po' con la tua tenda?-

-Certo- rispose il bambino salendo di fretta in furia le scale anticipandola. Prima che potesse salire Valerie la bloccò -Cerca di farlo dormire, ha bisogno di riposo il pomeriggio..- e dopo averle regalato una carezza sulla mano se ne andò nella cucina. Si girò e vide che Kyle se ne era già andato in salotto. Non le restò altro che salire le scale e raggiungere David che già stava preparando la tenda. Giocarono per più di un ora a tanti passatempi strani. Lottarono con i soldatini, David le elencò i nomi di tutti i suoi peluche fino a quando stremato non si addormentò nella tenda. Si sdraiò anche lei nella tenda osservando il bambino. Aveva sempre desiderato avere un fratellino. Ma sfortunatamente non c'era stata l'occasione. Scacciò via i brutti pensieri e si sdraiò accanto al bambino. Sentiva un leggero torpore dentro di se che le faceva venire istintivamente voglia di chiudere le palpebre ormai diventate troppo pesanti. Dopo pochi minuti si addormentò stringendo fra le mani il suo portafortuna che era sicura permetteva ai suoi genitori di vegliare su di lei.

***

Qualcosa la stava scuotendo ma lei imperterrita decise di non muoversi. Con un mugugno infastidito si girò dall'altra parte, ma oramai il suo sonno era agli sgoccioli.. Sentì una voce sarcastica proferire con divertimento..

-Non ho parole. Bionda russi anche!- nonostante il sonno riconobbe immediatamente quella voce e si alzò di scatto colpendo qualcosa di duro. Senza rendere conto aveva dato una potente testata al ragazzo che ora si teneva dolente il naso. Gli occhi mandavano lampi. Subito si avvicinò al ragazzo

-Scusa Scusa scusa … Giuro non l'ho fatto apposta.. Oddio- gli prese il volto in una mano e notò che sanguinava leggermente. -Aspetta qui vado a prendere del ghiaccio- l'unica cosa che sentì mentre correva giù per le scale fu l'urlo di Kyle

-E dove cazzo dovrei andare secondo te ?!- il primo impulso era stato quello di mandarlo in un bel posticino ma visto che ( quella volta ) stava dalla parte del torto decise di mordersi la lingua e non rispondergli. Prese del ghiaccio dal freezer e notò il biglietto che aveva lasciato Valerie. <> poteva essere considerato danno l'aver quasi ucciso suo figlio con una testata? Scosse la testa e tornò su con il ghiaccio. Non si sentivano rumori

-Kyle sei morto?- entrò e lo vide poggiato con la schiena al letto di David con la testa all'indietro -Ti piacerebbe Biondina- aveva usato un tono funebre.. - il tuo tentato omicidio è andato male, dovrai ritentare

-Se tu non mi avessi svegliato con i tuoi toni soavi e delicati a quest'ora non saremmo in questa situazione – mentre parlava iniziò a tamponargli il naso tergendo il sangue. -Non sarebbe stato necessario gridare sprecando la mia superba voce ma il rumore del tuo russare copriva persino le sirene dell'ambulanza- lo guardò con un espressione incredula.

-Tu sei l'essere più arrogante e presuntuoso che abbia mai conosciuto.. il tuo ego immenso potrebbe farci morire soffocati in questa stanza all'istante-

Kyle sogghignò leggermente per quanto gli permettessero le smorfie di dolore..

-Come sei esagerata bionda- disse sarcastico – Mi reputo realista, il fatto che io abbia una bella voce non mi pare una cosa tanto inventata o no? - Lo guardò con aria finta sedotta.. Sbattendo velocemente le ciglia

-Oh mio dio non parlarmi così che mi fai emozionare.. Stai elemosinando complimenti dalla sottoscritta ti rendi conto? - Kyle ghignò

-Non si trattava di complimenti. Volevo solo istruirti ad essere realista- non faceva una piega come discorso dovette ammetterlo. Non trovando nessun altro modo per attaccarlo decise di andare sul tradizionale..

-Non dovresti stare troppo male per sparare tutte queste idiozie?-

-E tu non dovresti fare la brava infermiera che sta in perfetto silenzio?- Daphne premette un po' più forte del dovuto provocando un gemito di dolore da parte del ragazzo. Mise su un espressione di finto dispiacere misto a soddisfazione..

-Perdonami ma sai com'è le brave infermiere a volte sono un tantino vendicative-

-Ma che spiritosa che sei biondina.- proclamò con sarcasmo

-Oh grazie sai prendo spunto da te- La risposta del ragazzo doveva essere molto veemente ma si interruppe sentendo lo squillo del telefono di casa.. -Stia fermo vostra altezza andrò io a fare le sue veci..- e corse giù prima che riattaccassero..

-Casa Bright chi parla?- salì le scale con il cordless mentre si dirigeva verso la camera dove stava Kyle. Una voce acuta e penetrante l'aggredì senza mezzi termini. Le uniche parole di senso compiuto che riuscì a distinguere tra le urla fu un “ Voglio Kyle”. Appena entrò porse immediatamente il telefono al ragazzo con una espressione incredula.

-Credo che questa pazza al telefono voglia te.- disse sbuffando passandogli il telefono. Kyle la guardò scettico prima di afferrare il telefono e assottigliare la voce.

-Jessica? Non mi devi più chiamare te l'ho detto.- a quelle parole seguirono altre urla sconclusionate che fecero notevolmente innervosire il ragazzo che chiuse di botto il telefono con rabbia sussurrando a denti stretti qualcosa che suonava tipo “ donne”.

Ora una persona meno impulsiva probabilmente sarebbe rimasta in silenzio a quell'affermazione attribuendo la colpa alla dolorosa botta. Ma purtroppo per Daphne non doveva essere così. Lo guardò altezzosa.

-Non penso che quella al telefono possa essere considerata una vera e propria donna. Di solito le donne sanno mettere in fila due parole mentre lei no- Kyle la guardò scocciato.

-Senti bionda che ne dici di farti un po' di fatti tuoi e piantarla di torturarmi. Non hai niente di meglio da fare o per te sono l'unica attrattiva presente ? -

-Visto che il mio aiuto qui non è gradito vado fuori in giardino my lord. Mi raccomando apri la finestra quando esci non vorrei mai che tutto questo testosterone impesti l'aria- Si chiuse la porta alle spalle sbattendo e tornò in camera sua per prendere uno dei libri lasciatole da sua madre : Orgoglio e Pregiudizio.

Afferrò il suo cellulare e scese nel giardino trovando una bella sdraio con un tavolino sotto una quercia. La giornata era molto bella, il sole splendeva alto nel cielo e un tiepido venticello muoveva i rami. Quella calma però era destinata a durare poco. Un cane boxer attraverso correndo il giardino di casa Bright per inseguire un gatto che impaurito riuscì a trovare rifugio in casa. Poco più in la una ragazza che doveva avere all'incirca la sua età correva velocemente nella sua direzione. Daphne guardava la scena dal di fuori come se tutto ciò non potesse accadere realmente sotto i suoi occhi.

-York!! A cuccia stupido cane!- La ragazza gridando era riuscita a raggiungere il suo cane e a mettergli il guinzaglio. In quel momento si girò e notò Daphne seduta ad osservare la scena. La ragazza assunse un'aria tremendamente imbarazzata. Aveva i capelli neri e lunghi tutti arruffati probabilmente a causa della frenetica corsa. Doveva avere più o meno la sua età solo che era un po' più bassina di lei. Daphne decise di alzarsi e si incamminò verso la ragazza. Sorrise leggermente cercando di non metterla a disagio.

-A volte questi cani sono davvero da far perdere la testa – commentò Daphne piegandosi per accarezzare il cane. La ragazza rispose al sorriso perdendo finalmente la sua aria imbarazzata.

-Oh non lo dire a me. York è davvero inimitabile sotto questo punto di vista. Come riesce a far impazzire lui le persone non ci riesce nessun altro te lo assicuro.- Daphne si alzò e porse la mano alla ragazza.

-Piacere io sono Daphne comunque..-

-Piacere io sono Cherise. E per favore non fare commenti sul mio nome, me ne vergogno già sufficientemente - replicò con sarcasmo. Daphne fece una breve risata. Le cose stavano procedendo nel migliore dei modi fino a quel momento.

-No dai non è così terribile. In giro c'è di peggio te lo posso assicurare – Cherise continuava a sorridere e a quelle parole sogghignò.

-Tu sei nuova in questo quartiere? Non ti ho mai vista da queste parti- Daphne si irrigidì impercettibilmente.. sperò davvero di non dover dare spiegazioni..

-Si mi sono appena trasferita qui- disse in modo un po' più freddo del solito.. poi però riacquistò quasi subito il suo modo di fare spigliato e continuò a chiacchierare con Cherise.

-Quindi frequenterai la High School. Perfetto anche io vado lì a scuola.- Cherise , aveva notato Daphne, era quella classica ragazza perennemente entusiasta e sorridente. Piena di voglia di fare...- Magari la mattina potremmo andare a scuola insieme- e li Daphne ebbe davvero voglia di dare una testata al lampione accanto a lei. Le sarebbe piaciuto andare a scuola con Cherise. Ma ovviamente grazie all'educazione e alla completa gentilezza di Kyle sarebbe stato tutto inutile. Lei era orma costretta ad andare a scuola con quel troglodita che magari era morto dissanguato nel frattempo.

-Mi dispiace, ma sono già incastrata i miei..tutori mi faranno andare a scuola con il loro amabilissimo figlio..- Cherise assunse un'aria pensierosa

-Parli di Kyle? Eppure mi è sempre sembrato un tipo a posto- disse sempre con lo sguardo perso. Daphne fece un verso che assomigliava più che altro ad uno sbuffo irritato. Kyle era tutto fuorché un tipo apposto.

-Scherzi vero? E' egocentrico petulante noioso vanitoso e soprattutto..-

-Un bellissimo ragazzo- terminò una voce alle spalle di Daphne, che digrignò i denti spazientita. Ovviamente Kyle non poteva rimanersene sopra in casa nel suo lago di sangue. No, doveva scendere per rovinarle la vita.

-Non era quello che stavo per dire..- sobillò fredda. Kyle assunse la sua solita aria beffarda.

-Non dovresti avere questo atteggiamento.. ogni volta che fai una smorfia del genere ti escono le rughe- e si avvicinò con la mano come a volerle indicare. Ma Daphne con un gesto secco la schiaffeggiò. Cherise nel frattempo aveva seguito tutta la scena in silenzio con un sorrisino saputello sul volto come se quello che vedeva le stesse procurando molto piacere. Decise di interrompere quell'amichevole scambio di opinioni intromettendosi nel discorso.

-A quando le nozze? Giusto per curiosità- e si stampò un sorrisino angelico alla vista dell'espressione altamente omicida di Daphne e quella del tutto indifferente di Kyle.

-Nemmeno se fosse l'ultimo uomo sulla terra- ribatté Daphne risentita. Cherise rise brevemente e poi guardò l'orologio. Era arrivata l'ora di tornare a casa.

-Mi dispiace abbandonarvi qui sul più bello ma per me è arrivata l'ora di andare. Ci vediamo Lunedì Daphne. Kyle.- e senza aggiungere altro se ne andò per la sua strada.

Daphne rimase ad osservarla fino a quando non la vide scomparire dietro dei folti alberi e poi si girò lentamente verso Kyle che vedendo la sua espressione irata alzò teatralmente il sopracciglio guardandola dubbioso..

-Che ti prende bionda?- Daphne inquadrò la pompa gocciolante dietro Kyle e il pulsante di accensione fortunatamente proprio accanto al suo piede.

Ghignò malefica. Era giunta l'ora di raffreddare i bollenti spiriti di quel saputello.

-Oh niente solo..Questo- e diede una botta secca al pulsante che iniziò a bagnare tutto il ragazzo che preso alla sprovvista cercò di scansarsi velocemente ma ormai il danno era fatto. Era completamente fradicio. Daphne nel frattempo era corsa dietro il ragazzo e aveva afferrato la pompa continuando a bagnarlo ridendo come una matta.

Kyle, ormai rassegnato ad essere del tutto bagnato iniziò a rincorrere la ragazza.

-Vieni qui Evans non ti preoccupare ti farai un bel bagnetto-

-Non penso proprio Bright- ripeté Daphne con lo stesso tono che aveva utilizzato lui. Ma quella distrazione le costò cara. Inciampò in una zolla e d'istinto mollò la presa sulla pompa che finì proprio nelle mani del giovane che iniziò a ghignare.

-Oh ma tu guarda adesso chi è che ha la pompa biondina?- Daphne si alzò di scatto

-Non ti azzardare biondino so essere estremamente perfida ti avviso-

Ma lui in tutta risposta allargò maggiormente il ghigno.

-Vorrà dire che correrò il rischio- ed aprì di scatto la pompa iniziando a bagnare la ragazza che iniziò a correre seguita a ruota dal ragazzo. Iniziò una lotta per la conquista di quell'arnese che terminò con la caduta di entrambi. Daphne cadde sopra Kyle steso dritto a terra e rimasero qualche minuto in silenzio come se fosse cambiato qualcosa. Ad interrompergli però fu una voce maschile prettamente adolescenziale.

-Kyle fai baldoria e non ci inviti?- proferì il primo ragazzo. Era alto anche se non quanto Kyle e con un viso dai lineamenti molto marcati. Il secondo invece aveva un aria molto chiusa e riservata, era alto quanto il ragazzo accanto a lui ma i suoi lineamenti erano decisamente più dolci. Eppure avevano entrambi qualche tratto in comune.

-Baldoria con questa balena? Ma sei cieco? Alzati su su - Daphne offesa dalle parole di Kyle si alzò indispettita.

-Qui l'unico cieco sei tu Bright visto che ti reputi così bello..- rispose con voce rancorosa. Poi si volse verso i due ragazzi che la guardavano entrambi sorridenti.

-Piacere io sono Daphne. Visto che lo zotico qui presente è un maleducato..- in realtà lo stava facendo proprio per dare fastidio al famigerato zotico che in quel momento la guardava incuriosito. I due ragazzi le tesero contemporaneamente la mano e Daphne la strinse prima ad uno e poi ad un altro. Il ragazzo con i lineamenti marcati fu il primo a parlare.

-Io sono Chase. Perdona lo zotico ma a volta si comporta come se fosse cresciuta tra i gorilla.- Daphne sorrise divertita e si rivolse all'altro ragazzo.

-Io invece sono Alex piacere- si limitò a rispondere per poi andare da Kyle per farlo alzare. Chase così si rivolse a Daphne -Comunque hai ragione a dire che Kyle è cieco.. Be dire che tu sei una balena vuol dire davvero avere pessimi occhi- e le fece un occhiolino amichevole. Lei d'altro canto scoppiò in una risata divertita. Era davvero un tipo divertente quel ragazzo. Era proprio vero che l'apparenza inganna. Kyle si avvicinò ai due allontanando Daphne con stizza. Lei perplessa si voltò a guardarlo con espressione confusa. Non aveva fatto niente che motivo c'era di spingerla?.

-Noi tre ci andiamo a fare un giro bionda. Tu bada alla casa.- Oltraggiata Daphne si girò verso Kyle e con tutta la forza che aveva in corpo cercò di tirargli uno schiaffo. Ma la sua mano venne prontamente afferrata dal ragazzo che portò il suo viso ad una spanna da quello di Daphne.

-Fossi in te non lo farei.. So essere davvero vendicativo quando voglio..- Aveva recitato pari pari le parole che gli aveva detto prima la ragazza che con uno scatto si allontanò da lui e dopo aver salutato i due ragazzi rientrò in casa..



*********

La cena era andata meravigliosamente senza Kyle. Anche se Daphne continuava a pensare a come si era divertita in un primo momento con lui quel pomeriggio ma decise di scacciare quel pensiero immediatamente prima che prendesse il sopravvento.

Daphne era appena salita in camera e dopo essersi lavata si stava vestendo. Era più o meno mezzanotte e tutti erano andati a dormire. Kyle non era tornato e lei non riusciva ancora a prendere sonno a causa del sonnellino pomeridiano. Si mise sopra la maglia che usava come pigiama e sotto un pantalone di tuta e decise di scendere giù per prendersi un tè o per lo meno qualcosa che la facesse rilassare almeno un pochino. Scendendo le scale sentì delle voci concitate provenienti dalla cucina. Le riconobbe subito. Erano le voci di Kyle, Chase e Alex. Ferma sulla rampa di scale Daphne decise di scendere e proseguire normalmente con il suo programma ma quello che sentì la bloccò all'istante..

-Cosa hai intenzione di fare con lei?- era la voce bassa e roca di Chase..

-Scoprirai tutto a momento debito Chase..- rispose la voce bassa di Kyle. Poi ad intervenire fu Alex..

-E' una bella ragazza lo devi ammettere.. E oggi in giardino sembravate piuttosto affiatati..- Il respiro di Daphne si mozzò all'istante. Stavano parlando di lei..

Cosa sarebbe successo allora fra poco tempo? Kyle aveva detto che avrebbero scoperto tutto a tempo debito.. Ma cosa???

C'era qualcosa riguardante lei che Kyle le teneva nascosto. Ma una cosa era certa. Sarebbe riuscita a scoprirlo. In un modo o in un altro.


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